Presentiamo qui due racconti dell'orrore di Howard Phillips Lovecraft, in cui forze imperscrutabili travolgono senza possibilit\u00e0 di difesa l'esistenza del singolo uomo sperduto sulla terra. \"In The Tomb\" (1917) la tragedia appare sotto forma di oscura premonizione: il giovane Jervas Dudley, visionario ed erudito di occultismo, si reca ogni notte nel bosco dove si trova la tomba di famiglia degli Hyde, estinta da tempo e ammantata di una fama sinistra. Penetrato nella tomba, Jervas viene attratto da una bara vuota e, preso da un impulso incontrollabile, vi si sdraia dentro, constatando che \u00e8 perfetta per le sue dimensioni. Da allora in poi le sue visite alla tomba si faranno assidue, ma possiamo fidarci di un narratore che ci parla da un manicomio?! La stessa angoscia ineludibile si trova nelle pagine di \"The Call of Cthulhu\" (1926), che narra una complessa vicenda imperniata sulla finzione narrativa del Necronomicon, un libro di magia scritto dall'arabo pazzo Abdul Alhazred, su cui si fonda un culto esoterico seguito da un gruppo di fedelissimi iniziati. Misteriosi riti vud\u00f9 sono associati a disordini, oscure morti e persone in preda a deliri. Il narratore, raccogliendo l'eredit\u00e0 del prozio morto, professore universitario di lingue semitiche, cercher\u00e0 di fare luce su questi eventi, ma pi\u00f9 si avviciner\u00e0 alla verit\u00e0 pi\u00f9 avvertir\u00e0 di non avere scampo.<\/P>"