Un viaggio nel tempo per riscoprire un mondo perduto: quello dei rimedi naturali della medicina popolare, dei cibi e dei metodi di preparazione antichi, dei lavori che non ci sono pi\u00f9. Quando non c'erano i frigoriferi, c'erano le olle per conservare i cibi; quando ancora non esistevano i fast-food, c'era il salampatata. In Piemonte non si usava l'olio di oliva, perch\u00e9 c'era quello di marmota. Prima dell'autodiagnosi su Internet, si andava dal guaritore. Prima, insomma, che la modernit\u00e0 imponesse i suoi ritmi e i suoi valori, c'era un Piemonte diverso, fatto di mestieri legati al territorio, come nel caso dei calcinai di Ror\u00e0 o dei coltivatori di big\u00e0t; di prodotti locali come le farine di castagne e il sidro; di figure a met\u00e0 fra la medicina e la superstizione come i soffiatori di fuoco di Sant'Antonio. Questo Piemonte che non esiste pi\u00f9 \u00e8 tutto nelle pagine di questo libro, raccontato con l'aiuto di straordinarie immagini d'epoca provenienti da diversi archivi pubblici e privati del territorio.<\/P>"