L'isola di Odino (Gli Iperborei)

\u00c8 la vigilia di un Natale freddo e nevoso, quando Odino, un vecchietto dalla lunga barba e un occhio solo, \u00e8 costretto ad approdare con la sua slitta su un'isola senza nome, perch\u00e9 in una tempesta di meteoriti uno dei suoi cavalli si \u00e8 azzoppato. Ha fretta: deve portare oscuri avvertimenti, ma ha perso la memoria e non ricorda pi\u00f9 dov'\u00e8 diretto n\u00e9 di quali presagi \u00e8 messaggero. N\u00e9 possono aiutarlo gli stupiti abitanti dell'isola, che da secoli non vedono stranieri: al di l\u00e0 delle infide scogliere che li circondano, esiste il Continente, ma da generazioni nessuno ha pi\u00f9 provato a raggiungerlo e nessuno \u00e8 mai tornato. Odino riuscir\u00e0 prodigiosamente ad attraversare lo Stretto, per ritrovarsi di colpo in un mondo che somiglia molto al nostro, dove i regni del Nordmeridione, Nordsettentrione e Anticonord appaiono ironiche e divertenti stilizzazioni dei paesi scandinavi. Rinchiuso in ospedale come pazzo, finito su Internet con la sua bizzarra storia, Odino \u00e8 presto al centro di contrastanti interessi: profeti millenaristi, fanatici religiosi e nazionalisti, politici, opportunisti di ogni tipo vogliono appropriarsi di lui, e mentre tutti cercano il modo per raggiungere l'isola misteriosamente inaccessibile, riscoperta su antiche mappe segrete, tra i regni del Nord si arriva all'orlo della guerra per il suo possesso. Come ogni fantasy che si rispetti, un gioco di rimandi a miti e simboli, rende pi\u00f9 ricca e complessa l'allegoria: chi \u00e8 veramente Odino? <\/P>"