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In uno studio di Manhattan il ramo di un platano cresce attraverso l'apertura di un muro. A Long Island una casetta con piscina diventa una casa da tè con il tetto ricoperto di zolle. In Pennsylvania un casale settecentesco si espande per riecheggiare il percorso di un sinuoso torrente. Questi sono gli originali, brillanti progetti di Phillip Smith e Douglas Thompson, il cui lavoro spicca come un'oasi di pace in un'epoca di ipervelocità e di eccesso di informazioni. Da quando si sono incontrati, nel 1966, Smith e Thompson hanno cercato un'alternativa più "morbida" all'eredità del "modernismo eroico", una ricerca di quiete spaziale guidata più dall'istinto e da una crescita graduale che da concetti imposti e ideologie. Il tema di fondo del lavoro di Smith e Thompson si richiama all'importanza conferita da Bernard Rudofsky a edifici locali dimenticati e all'"architettura senza architetti"; nel corso degli anni le loro fonti di ispirazione hanno spaziato dal primo modernismo europeo alle stalle e alle case di pescatori di Nantucket, ai monasteri del Tibet, alle città di montagna dell'Italia, ai villaggi su palafitte della Malesia. "Qualities of duration" è il primo libro che racconta l'intero corpus del lavoro dei due artisti, descrivendo in dettaglio i numerosi progetti residenziali, commerciali, aziendali e istituzionali attraverso 350 illustrazioni e un testo dello storico dell'architettura Alastair Gordon. :