\"... La limpida intelligenza dell'azzardo saliniano, sul filo del paradosso completo, come nuova possibilit\u00e0 dell'ignoto di riconoscersi in se stesso e nel poeta - \u00a1Tan visible est\u00e1 el secreto! -, gi\u00e0 con \"La voce a te dovuta\" (1934), aveva compiuto una prima evidente svolta verso un dialogo sempre pi\u00f9 serrato con i visibili segreti dell'amore. Un amore platonico e carnale, assente ed imnprescindibile, ancora un seguro azar (\"Sicuro azzardo2, la raccolta del 1929, pubblicata in questa stessa collana), ma un amore che comincia a creare, e non pi\u00f9 ad interpretare il suo mondo. Ed \u00e8 precisamente \"Ragioni d'amore\" (1936) a costituire il definitivo approdo dell'innamorata coscienza poetica al suo eden silenzioso, dove tutte le ragioni e le parole non dette, solo percepite, vibrano internamente della loro imminenza di parola d'amore che crea, nominandolo, il mondo ...\" (dalla prefazione di Valerio Nardoni) <\/P>"