Coriolano e Alcibiade furono due personaggi diversi in tutto, quasi antitetici, eppure uniti, nella visione di Plutarco, da una comune e indelebile onta: il tradimento della patria. Il freddo, orgoglioso e sprezzante Coriolano, esiliato nonostante le sue vittorie per contrasti con la plebe, si alle\u00f2 infatti per vendetta con i Volsci e assedi\u00f2 la stessa Roma. Alcibiade, geniale, affascinante e discusso stratega ateniese, durante la guerra del Peloponneso cambi\u00f2 pi\u00f9 volte bandiera a seconda delle convenienze e infine si mise al servizio dei Persiani, ma nonostante tutto fu sempre adorato dal popolo ed ebbe un ammiratore d'eccezione nientemeno che in Socrate. Le approfondite introduzioni di Maria Cesa e Luisa Prandi sono affiancate dal saggio \"Plutarco come lo leggeva Shakespeare\" di John Denton, dedicato alle traduzioni delle \"Vite\" nel Rinascimento.<\/P>"