Matteo ha combattuto in Grecia ed \u00e8 stato partigiano nelle Langhe di Fenoglio, ma non ha pi\u00f9 speranze e non comprende il mondo che sta cambiando; Sperata, sua moglie, e Angelo professano la loro libert\u00e0 morale e politica, rifiutandosi di riconoscere l'autorit\u00e0 del partito, ma per sfuggire all'alienazione vanno lentamente alla deriva nei nuovi riti di un consumismo appena agli inizi. Sfidando le convenzioni, vivono tutti insieme, ma la malattia di Matteo li metter\u00e0 di fronte a una presa di coscienza dai risvolti tragici. Nella Torino di inizio anni Sessanta, cuore del boom economico italiano, il loro dramma va in scena tra i freddi spazi anonimi dei grandi palazzi di periferia o lungo i viali nebbiosi dell'autunno in citt\u00e0, andando oltre il racconto dei sentimenti per diventare la storia del naufragio di un'utopia esistenziale e politica; un presagio dei conflitti che da l\u00ec a qualche anno esploderanno nella grande stagione del '68.<\/P>"