Nelle strategie dell'Unione europea la politica dei rifiuti \u00e8 essenzialmente prevenzione, efficienza nell'uso delle risorse, riduzione di costi e di impatti ambientali, riqualificazione di processi produttivi e civili. Oggi, perci\u00f2, governare il ciclo dei rifiuti significa governare insieme ambiente, economia e territorio, con consapevolezza collettiva e consenso sociale. L'Italia, nell'attuazione delle direttive europee, registra una situazione di arretratezza, contrassegnata da forti differenze territoriali e da ampi margini di illegalit\u00e0 e arbitrio. Una coerente politica nazionale in materia \u00e8 venuta meno per effetto di decisioni parziali, contingenti e scoordinate, assunte per finalit\u00e0 diverse, segno di disattenzione verso le politiche ambientali. Si rischia di compromettere i progressi compiuti da molte realt\u00e0 territoriali e dai comparti produttivi, in particolare consorzi di filiera ed ex municipalizzate. Il Rapporto 2012-2013 di italiadecide avanza proposte concrete per riaffermare il carattere strategico di una politica nazionale dei rifiuti, che dia coerenza all'indirizzo politico nazionale, armonizzi programmazione, regolazione e controlli tra Stato e Regioni, ponga fine ai commissariati straordinari. <\/P>"