Fra due omicidi (Supercoralli)

A volere dare credito alle guide turistiche, Kittur - citt\u00e0 immaginaria, ma fin troppo reale, che sorge sulla costa sudoccidentale dell'India, circa a met\u00e0 strada fra Goa e Calicut - \u00e8 un centro di grande interesse storico, in cui convivono pacificamente uomini di religioni, razze e lingue diverse. Ma a osservare le cose pi\u00f9 da vicino, ci si accorge quanto sia drammaticamente difficile viverci. Della stazione ferroviaria le guide parlano diffusamente: non dicono per\u00f2, che \u00e8 qui che vive Ziauddin, un giovanissimo musulmano spedito in citt\u00e0 dai genitori senza un centesimo in tasca; dorme per strada, \u00e8 maltrattato e ricattato da tutti a causa della sua religione, sino a quando un tale, non inizia a pagarlo perch\u00e9 tenga d'occhio i treni adibiti al trasporto di soldati; il suo sussulto di rivolta gli coster\u00e0 caro. Al maidan dedicato a Jawaharlal Nehru, \u00e8 invece facile imbattersi in una specie di santone che sta sempre appollaiato su una balaustra spartitraffico e si nutre piluccando in mezzo agli escrementi animali. Si chiama Keshava, e un tempo era il re dell'autobus numero cinque, un vero diavolo quando si trattava di rubare passeggeri alle compagnie concorrenti. Poi c'\u00e8 Cool Water Well Junction, la zona elegante della citt\u00e0, dove in un cantiere edile lavora il padre tossicoma di Soumya: la bambina assiste alle sue umiliazioni e nella vana speranza di un gesto di affetto, passa la giornata insieme al fratellino a chiedere l'elemosina per potere cosi comprare al padre la dose quotidiana di crack. <\/P>"